- Trama
- Incipit
(età 11+)
Dopo l’abbandono della moglie, lo scrittore ritrova per caso, in un cassetto, il romanzo interrotto anni prima e decide di finirlo. Per farlo, però, ha bisogno di un posto speciale, un po’ decadente, come il suo stato d’animo. Arriva al Baltimore Hotel, un vecchio albergo fatiscente e dismesso: ad accoglierlo c’è Miss Kraven, una signora con il volto coperto da rughe sottili, e Alighieri, un enorme gatto dal pelo color fumo. Fin da subito, però, lo scrittore si accorge che qualcosa non va: percepisce delle presenze inquietanti, intravede sagome di bambini, mentre strane scritte appaiono e scompaiono subito dopo. Un giorno, mentre si trova in biblioteca, scopre che in passato quel luogo si chiamava Baltimore House, un ospedale per bambini sfortunati, affetti da rare malformazioni. Nel 1966 si era verificato un incendio in cui erano morti tutti, ma il corpo di Ellis, la bambina che gli era apparsa in camera, durante la prima notte, non era mai stato trovato. Scosso e terrorizzato, lo scrittore vorrebbe solo andarsene. Qualcosa, invece, lo trattiene spingendolo a indagare. E, ricostruendo i pezzi del puzzle, scopre una verità sconcertante… Ma come farla venire a galla? Chi mai potrà credergli?
Arrivai a Oak Hill all’inizio dell’estate. Avevo guidato per tre ore. Fu un colpo di fortuna trovare l’hotel, perchè non era indicato da nessuna parte. Mi fermai un paio di volte a chiedere, ma nessuno sembrava conoscerlo. E non era su Google Maps. Lo avevo trovato per caso in un articolo su internet. Adesso, ripensandoci, forse l’articolo nemmeno diceva che si trattasse ancora di un hotel. Era solo la foto di una casa e avevo sovrapposto le due cose. Ma avevo bisogno di trovare un posto così e lo presi come un segno del destino.Era il luogo che mi serviva per staccarmi da tutto per qualche settimana, per finire il mio romanzo.
Da quando Karen se ne era andata via di casa, tre mesi prima, mi ero trascinato al giornale ogni giorno senza combinare nulla di buono. Nei fine settimana avevo cercato di riprendere la scrittura del romanzo senza riuscirci. Ero fermo da cinque anni. Da quando avevo conosciuto Karen.