- Trama
- Incipit
(età 13+)
Zoe è ossessionata da La Tempesta di Shakespeare e chiede a Gionata di superare per lei alcune prove d’amore sulla falsariga della commedia. La prima prova ricalca la trama dell’opera teatrale: non ci sarà nessun rapporto fisico fra i due, nemmeno baci. Fino alla messinscena dello spettacolo sarà solo amore puro. Il ragazzo, intrigato dalla richiesta, accetta. Gionata, però, non sa che Zoe fa parte di una setta che, sotto le mentite spoglie di una compagnia teatrale, vuole evocare Setebos, il demone citato ne La Tempesta. Le stesse prove d’amore a cui Zoe lo ha sottoposto sono parte del rito per evocare il demone che, ora, è dentro di lui, in attesa. Nel momento in cui si chiuderà il sipario sulla prima, il ragazzo verrà privato della propria identità. Gionata, devastato dal tradimento di Zoe, perde la ragione e ha il terrore di essere posseduto. Solo e spaventato, si ritrova a dover capire cosa è suggestione e cosa verità, in un gioco oscuro che ha come premio, o prezzo, la sua vita.
Il piccolo di cornacchia saltella sull’asfalto, si è perso nella nebbia e ha gli occhi spalancati.
Un’automobile scivola lenta sulla strada, milioni di goccioline d’acqua riflettono la luce gialla dei fanali. La cornacchia è ancora in mezzo alla carreggiata e io sono sul marciapiede. Urlo «Sciò!», batto le mani e la cornacchia, spaventata, si rifugia sotto a un’auto parcheggiata.
Aspetto che la strada sia libera e mi inginocchio a terra: la cornacchia si è nascosta dietro a una ruota, in attesa. Io sono rannicchiato sull’asfalto, in attesa. Non riesco a capire se mi sta guardando, con quegli occhietti posti ai lati del becco.
Passa un’altra auto. Inspiro la nebbia, sfrego le mani alla ricerca di calore, espiro la nebbia. Una parte di me vorrebbe andarsene, non è una mia responsabilità e ho freddo. Dove diavolo è sua madre? Perché non la sento gracchiare?
Provo ad allungare un braccio, ma lei saltella via, avvicinandosi al ciglio della strada. Mi alzo e raggiungo il lato opposto, sbatto i piedi per terra fino a quando la cornacchia, spaventata, torna al sicuro sotto l’auto.