- Trama
- Incipit
(età 10+)
Quando non c’era nulla, prima del Big Bang, tutto era nero. E quando ogni cosa finirà e l’ultimo, uscendo, spegnerà la luce, sarà tutto nero di nuovo. Più o meno a metà strada tra l’inizio e la fine, c’è questo libro, che nero non è, ma del nero ne parla.
Pagina dopo pagina sono novanta pezzi di nero, che si susseguono in un ordine solo apparentemente sparso. Racconti, aneddoti, appunti, spunti, aforismi e pensieri, con l’idea di lasciarli proseguire nell’immaginazione di chi legge. Ecco, se ora chi legge sei tu, puoi provare a farlo al buio, per vedere l’effetto che fa, ma mi rendo conto che la cosa potrebbe risultare difficile. E se poi qualcuno all’improvviso accende la luce e ti coglie con le mani nel sacco e il naso tra le pagine? Sai che spavento?! Allora va bene anche leggere al chiaro – nessun problema – tanto, visto che non è un colore, probabilmente il nero non è nemmeno scuro come potrebbe sembrare… Oscuro magari sì, o forse quello è solo il modo in cui siamo abituati a considerarlo.
Una volta c’era un uomo nero.
Era nero da testa a piedi. Aveva la pelle nera, i capelli neri, gli occhi neri, le sopracciglia nere. Spesso era di umore nero. Indossava un nero cappello, gli occhiali neri, una camicia nera con i bottoni neri; una cravatta rossa – rosso sangue –, una giacca nera, dei pantaloni neri, un paio di scarpe nere e lucide; sopra le calze nere, un nero tabarro.
Quando se ne andò, si continuò a parlare di lui, ricordandolo come l’uomo con la cravatta rossa.