- Trama
- Incipit
(età 7+)
Una mattina, la signora Berenice riferisce alla sua amica Nilde un fatto alquanto strano. Due giorni prima, aveva seppellito l’amata Zeffirina, una pappagallina dalle piume azzurre e nere, morta di vecchiaia. Eppure il pomeriggio seguente, con grande stupore, l’aveva ritrovata viva e vegeta, intenta a cantare e pronunciare frasi maleducate… la sua Zeffirina, che non aveva mai proferito verso! Il caso ideale per Pappi, un bambino con la passione per i misteri, e il suo fido assistente Sgombro, un cane ghiotto di tonno in scatola che, ogni volta che si agita o sente un odore intenso, emette un sonoro… rutto! Tutto sembra far pensare all’incredibile ritorno in vita della pappagallina, ma due bravi detective come loro sanno che non ci si ferma mai alle apparenze. Seguendo le regole del Perfetto PiediPiatti, indizio dopo indizio, risolveranno il mistero. In appendice, il decalogo del Perfetto PiediPiatti!
Mi chiamo Sgombro e sono il miglior Apprendista PiediPiatti in circolazione. Sarà per via del mio fiuto sopraffino o della speciale capacità di passare inosservato, o anche della mia stratosferica sagacia, non saprei dire. Quel che è certo è che, se volete risolvere
un mistero, io sono il cane che fa al caso vostro.
Ah, non ve l’avevo detto? Sì, io sono un quadrupede orgogliosamente pulcioso, un po’ puzzolente e abbastanza rumoroso.
Forse vi domanderete perché mai un cane interessante come me abbia un nome da pesce lesso. Che volete farci, nessuno è perfetto. Poi è sempre meglio del mio vero nome: Szarvasgomba!
L’aveva scelto per me Gàspar Laslo, un famoso allevatore ungherese di cani da tartufo. Quando sono nato, infatti, oltre alle zampe corte e storte
e alle orecchie lunghe e dritte, avevo un nasone gigantesco. Gàspar deve aver pensato: “Grande naso, grande fiuto”, potevo essere la gloria dell’allevamento, diventando il suo cane da ricerca più famoso. Così mi ha chiamato Szarvasgomba, tartufo in ungherese.